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Catalogo
SCRITTURA NURAGICA?
Storia, problemi e considerazioni
Di
Francesco Masia
Introduzione di
Caterina Battichesu
Postfazione di
Fiorenzo Caterini
eBook
ISBN
978-88-7356-927-5
Co-edizione
-
Genere
Saggistica
Materia
Storia (compresa archeologia e preistoria), biografie, araldica
Collana
Archèos
Anno edizione
2017
Luogo edizione
Cagliari
Supporto
eBook
Pagine
0
Rilegatura
-
Dimensioni
-
Peso
-
N° volumi
0
Illustrato
Sì
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione
Sì
4,99 €
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Abstract
Descrizione
Annotazioni
Nel 2013 è stata comunicata la datazione alla termoluminescenza della navicella di Teti, nuragica e con 12 segni alfabetici (tra i quali il pugnaletto ´sardo´ a elsa gammata) incisi tra IX e VIII secolo a.C.
Per illuminarne l´importanza, l´Autore, semplice cultore della materia, ha avvertito necessario proporre questo saggio, preoccupandosi di presentarlo ai lettori con l´avallo di una voce dell´archeologia (grazie alla dottoressa Caterina Bittichesu).
Nel 2013 è stata comunicata la datazione alla termoluminescenza della navicella di Teti, nuragica e con 12 segni alfabetici (tra i quali il pugnaletto ´sardo´ a elsa gammata) incisi tra IX e VIII secolo a.C.
Per illuminarne l´importanza, l´Autore, semplice cultore della materia, ha avvertito necessario proporre questo saggio, preoccupandosi di presentarlo ai lettori con l´avallo di una voce dell´archeologia (grazie alla dottoressa Caterina Bittichesu).
Sono ricapitolati gli elementi in favore di un uso della scrittura in Sardegna sin dal nuragico e le resistenze alla considerazione dei reperti proposti, quando estendere le indagini scientifiche potrebbe portare a titoli senza punti interrogativi. Si guarda soprattutto ai reperti con scrittura alfabetica, limitandosi a considerarla indecifrata come altre coeve nel Mediterraneo (alle quali sembra ormai comparabile anche per l´estensione del corpus). Seguono considerazioni e domande rivolte, con il conforto dell´antropologo Fiorenzo Caterini, in particolare ai nostri intellettuali.
Scrittura nuragica? Andiamo a vedere.