Nell´Ottocento, gli europei si spartirono l´Africa attorno a un tavolo a Berlino, armati di matita e righello, senza immaginare le conseguenze di questo atto violento e arrogante.
I fatti che fanno da cornice - ma sono allo stesso tempo protagonisti di quella che può essere considerata la prima tappa dell´autobiografia di Gianni Andrea Deligia - sono una conseguenza di quell´atto. Nel 1975 il Ciad era indipendente da appena 15 anni, ma solo sulla carta.
Le popolazioni di questa terra erano povere e analfabete, e la loro politica era guidata dai francesi. Questi ultimi, lasciando il Paese, avevano trasmesso il potere alle genti del Sud, popolazioni animiste convertite al cristianesimo e impiegate nella lavorazione del cotone. Le genti del Nord-est, allevatori nomadi musulmani la cui cultura è stata forgiata dalla dura vita nel deserto, furono escluse. La fame e la siccità inaspriranno il conflitto - che era sempre esistito - dando inizio a una serie di sommosse che sfoceranno in un colpo di Stato e in una guerra civile.