Questo libro racconta la vicenda della Città di Oristano e dei 105 paesi del suo circondario nel periodo che va dallo scoppio della Grande Guerra all´affermazione definitiva del Regime fascista. Tra questi villaggi contadini e pastorali che, allora più di oggi, costituivano il cuore economico, sociale e culturale della Sardegna, Seneghe ricopre un ruolo particolare per aver espresso due personaggi, Paolo Pili e Antonio Putzolu, che furono a capo, prima del movimento sardista, poi del fascismo dopo la fusione condotta a termine dal Generale Gandolfo. Utilizzando fonti d´archivio inedite e la stampa quotidiana e periodica, l´opera si propone di ricostruire i caratteri di un´epoca in cui attraverso una serie di urti e scossoni, dalla morte insensata di migliaia di giovani nelle trincee, all´anelito a una resurrezione dell´isola dai suoi mali secolari, alla sconfitta del sardismo e all´affermazione del fascismo, si realizza una prima modernizzazione della Sardegna sotto il segno di un nazionalismo imperialista cui i sardi sono chiamati, volenti o nolenti, a partecipare.