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Nassara e la guerra dei poveri

Di Gianni Andrea Deligia

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Nassara e la guerra dei poveri
ISBN
978-88-7356-309-9
Co-edizione
-
Genere
Saggistica
Materia
Storia (compresa archeologia e preistoria), biografie, araldica
Collana
Pósidos n° 39
Anno edizione
2017
Luogo edizione
Cagliari
Supporto
Cartaceo
Pagine
448
Rilegatura
Brossura con lembi e cucitura filo refe
Dimensioni
15 x 21 cm
Peso
595 g
N° volumi
1
Illustrato
No
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione

24,00 €

In Nassara e la guerra dei poveri Gianni Andrea Deligia racconta i nove anni che trascorre in Ciad, dal 1975 al 1983.
Spinto dalla curiosità verso terre e culture lontane, giunge in Ciad all´età di 25 anni e viene subito travolto dagli eventi. Diventa capo redattore di Tchad et Culture, l´unica rivista del Paese, scritta in francese. A quei tempi la maggioranza dei ciadiani era analfabeta e conoscere quello che succedeva nelle diverse regioni del Paese non era facile. Il calcio era uno dei pochi elementi capaci di unire le diverse popolazioni, dal deserto del Nord-est alla relativamente fertile savana del Sud. Unico giocatore bianco del campionato nazionale di calcio, Gianni diventa famoso come Nassara, ´l´uomo bianco´.
Si incontra e si scontra con una realtà molto diversa dalla sua, che lo affascina stregandolo con le tante contraddizioni. Nel 1977 si trova a lavorare per l´ONU e per il Governo del Ciad, per far sì che i ciadiani potessero scrivere la propria Storia. Nel ´79 la guerra civile, che da anni distrugge il poco che funziona nel Nord-est, raggiunge la capitale.
Gianni intreccia la storia della sua giovinezza alla storia di questo Paese. Qui si innamora, si sposa, crea la sua famiglia, fa carriera e decide di restare anche durante la guerra, lottando come funzionario dell´ONU al fianco delle donne e dei bambini del Ciad.

Nell´Ottocento, gli europei si spartirono l´Africa attorno a un tavolo a Berlino, armati di matita e righello, senza immaginare le conseguenze di questo atto violento e arrogante.
I fatti che fanno da cornice - ma sono allo stesso tempo protagonisti di quella che può essere considerata la prima tappa dell´autobiografia di Gianni Andrea Deligia - sono una conseguenza di quell´atto. Nel 1975 il Ciad era indipendente da appena 15 anni, ma solo sulla carta.
Le popolazioni di questa terra erano povere e analfabete, e la loro politica era guidata dai francesi. Questi ultimi, lasciando il Paese, avevano trasmesso il potere alle genti del Sud, popolazioni animiste convertite al cristianesimo e impiegate nella lavorazione del cotone. Le genti del Nord-est, allevatori nomadi musulmani la cui cultura è stata forgiata dalla dura vita nel deserto, furono escluse. La fame e la siccità inaspriranno il conflitto - che era sempre esistito - dando inizio a una serie di sommosse che sfoceranno in un colpo di Stato e in una guerra civile.

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