Una corrente di pensiero sostiene che la decadenza cui sono arrivati i paesi dell´interno della Sardegna sia un fatto irrecuperabile. Questo volume dice che Seneghe non è d´accordo, e racconta quali strategie sta mettendo in atto.
Nell´arco di un ventennio, tra il 1951 e il 1971, la società tradizionale, quella dell´aratro a buoi, del pane fatto in casa, della parlata in sardo, ha avuto un terribile scossone. In poco tempo si sono visti anche in Sardegna gli effetti di trasformazioni che nelle aree più avanzate d´Europa o d´Italia si erano verificati nel corso di centinaia di anni. Seneghe ha resistito.
Cosa è rimasto del passato? è rimasto molto. E, soprattutto, con quello che è rimasto, è possibile ricostruire, esiste una chance per ricominciare, per realizzare nuovi progetti per l´avvenire.
Una corrente di pensiero, con autorevoli sostenitori, ritiene che la decadenza cui sono arrivati i paesi dell´interno della Sardegna sia un fatto irrecuperabile. Ogni tentativo in senso contrario sarebbe frutto di ingenuità o di posizioni strumentali.
Questo volume dice che Seneghe non è d´accordo, e racconta quali strategie sta mettendo in atto.
Le produzioni attraverso le quali ha acquisito nome e fama sono l´olio, la carne, il formaggio. L´acqua e l´aria sono beni che la natura le offre da sempre. ´Su Monte´ e la campagna raccontano di un antico incontro con l´uomo. Il paese contiene le opere e i giorni di una comunità che si apre all´ospitalità del visitatore.
Per permettere che queste risorse garantiscano ai cittadini una vita dignitosa e civile, di quanti investimenti infrastrutturali nelle campagne c´è bisogno, e di quale valorizzazione del tessuto urbano e dei beni culturali?
Questo libro presenta, tramite immagini e testi, i progetti che riguardano l´economia agricola e urbana, l´ambiente, la viabilità, i monumenti storici, la cultura.
´Su logu e su tempus´ intende proporre un´idea, rappresenta un´atto di fiducia
e di impegno per il futuro.