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"Ditzionariu" in limba per salvare la cultura sarda
23 gennaio 2002 | Rassegna stampa | L´Unione Sarda
GHILARZA. La lingua sarda è stato il filo conduttore dell´incontro che si è tenuto sabato scorso nella torre Aragonese per la presentazione del ´Ditzionariu´ di Mario Puddu. Si è analizzato l´uso della lingua sarda nella società moderna e l´identità culturale che assume tra i giovani. Il dibattito, che si è svolto quasi tutto rigorosamente in sardo, ha posto come punto di partenza che la lingua sarda è unica, e che non si deve assegnare la preminenza a una delle varianti. È stata però evidenziata la mancanza dell´uso della lingua nel vivere quotidiano, se si escludono alcune zone dell´isola, la perdita della conoscenza di alcuni termini, e inoltre l´impossibilità da parte della scuola di insegnare il sardo, per la mancanza di strumenti appropriati. Una lacuna che può colmare proprio il ´Ditzionariu de sa limba e de sa cultura sarda´, presentata dall´autore, Mario Puddu, in quanto strumento utile per conoscere e riscoprire la lingua sarda. Si tratta del primo dizionario moderno realizzato con gli stessi criteri degli altri. I termini sono posti in ordine alfabetico, con tutte le varianti dei vocaboli. Tutte i lemmi sono poi tradotti in italiano, inglese, francese e tedesco. Il ´Ditzionariu´ potrebbe quindi diventare uno strumento per riappropriarsi di una lingua, che si sta lentamente perdendo.
(B.B.)