di Giacomo Pitzalis
Debutta in libreria La memoria delle forbici, nuovo libro scritto da Daniele Mocci, edito da Condaghes e impreziosito dalla copertina del disegnatore e fumettista sanlurese Jean Claudio Vinci. Ma di cosa parla il romanzo?
«La memoria delle forbici – racconta Daniele – contiene una storia biografica e una distopica, solo in apparenza molto lontane. La prima si svolge tra il 1970 e il 2020, e racconta la vita di Rosalba Perra (Rosy), parrucchiera di Terralba molto conosciuta. L’altra è ambientata nel 2120 a Oristano (Thar), in una società dominata dalla burocrazia. Qui seguiamo le vicende di Teo, giovane parrucchiere che si ritroverà a fare i conti con la forza rivoluzionaria della memoria».Daniele, affermato autore per ragazzi, ghostwriter, copywriter e sceneggiatore di fumetti, si cimenta stavolta in una tipologia di racconto differente rispetto ai suoi standard classici, in modo da creare un’opera nuova tanto per i lettori che ormai lo conoscono quanto per se stesso.
«Tutto è nato nell’agosto di quell’anno. Simone Pau, il figlio di Rosy, cercava qualcuno che scrivesse la storia di sua madre e ha trovato me. Da subito ho avuto l’idea di affiancare alla storia biografica anche una narrazione distopica e alternativa, che facesse da lente di ingrandimento e, allo stesso tempo, da controcanto alla “storia vera”».