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La "Sarda Rivoluzione"

studi e ricerche sulla crisi politica in Sardegna tra Settecento e Ottocento

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La
ISBN
978-88-86229-82-1
Co-edizione
-
Genere
Saggistica
Materia
Storia (compresa archeologia e preistoria), biografie, araldica
Collana
Su fraile de s´istoricu n° 6
Anno edizione
2001
Luogo edizione
Cagliari
Supporto
Cartaceo
Pagine
256
Rilegatura
Brossura e cucitura filo refe con sovraccoperta
Dimensioni
14 x 21 cm
Peso
345 g
N° volumi
1
Illustrato
No
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione

12,91 €

Questo libro si propone di delineare la complessità del triennio rivoluzionario sardo (1793-1796), di dare voce ai numerosi patrioti che la mitologia angioiana aveva messo in ombra e di segnalare il protagonismo delle masse urbane, in particolare del popolo cagliaritano.
La storiografia sul triennio rivoluzionario sardo (1793-1796) ha generalmente privilegiato la ricostruzione della fase culminante di quel vasto sommovimento vissuto dal popolo sardo, denso di aspettative, di progetti di riforma e di riscoperta della propria identità, rappresentata dai moti antifeudali del Logudoro guidati da Giovanni Maria Angioy. E´ rimasto così in ombra il periodo che prelude a quel momento finale della sarda rivoluzione: il periodo compreso tra la difesa vittoriosa della capitale dell´isola agli inizi del 1793 e i tragici avvenimenti dell´estate del 1795, che registra un momento alto e corale di dibattito politico in seno alle assemblee stamentarie e al popolo cagliaritano e si concreterà nella rivendicazione autonomistica delle cinque domande, nella cacciata dei Piemontesi seguita al diniego di esse e nello scontro politico tra le diverse anime del patriottismo sardo di fine Settecento.
Alla ricostruzione storica di questo periodo - che l´Autore definisce fase urbana della rivoluzione sarda di fine Settecento - è dedicato il primo e più ampio saggio di questo libro, che si propone di delineare la complessità del triennio rivoluzionario sardo, di dare voce ai numerosi patrioti che la mitologia angioiana aveva messo in ombra e di segnalare il protagonismo delle masse urbane, in particolare del popolo cagliaritano. Senza l´esame attento fase urbana non sarebbe possibile una corretta comprensione della portata e dei contenuti dei moti antifeudali, la fase culminante di questo importante snodo della storia della Sardegna contemporanea.
Gli altri due brevi saggi, attraverso l´utilizzazione di materiale documentario sino ad oggi poco noto, si propongono di dare una lettura del periodo di governo dell´Alternos a Sassari attraverso gli atti dello Stamento militare e di offrire spunti di riflessione sull´importante questione storica della persistenza del patrimonio politico e ideale della rivoluzione sarda di fine Settecento nella storia della Sardegna della prima metà dell´Ottocento.
Luciano Carta

Luciano Carta (1947-)

Luciano Carta (Bolotona, 1947), docente di ruolo di Storia e filosofia nei Licei, è attualmente preside incaricato dell´Istituto Magistrale F. De Sanctis di Cagliari. Ha pubblicato numerosi saggi di storia della Sardegna ed è stato redattore della rivista Archivio sardo del movimento operaio, contadino e autonomistico, fondata da Girolamo Sotgiu, e dei Quaderni bolotanesi. Tra i suoi lavori: Bacchisio Raimondo Motzo e il modernismo, Cagliari 1978; AA. VV., Giovanni Battista Tuveri. Tutte le opere, 1, Sassari 1990. Negli ultimi anni ha dedicato la sua attenzione all´ultimo decennio del Settecento sardo, periodo sul quale ha curato la pubblicazione di saggi e di materiali documentari inediti, tra cui: Storia de´ torbidi dell´isola di Sardegna dal 1792 in poi, opera anonima del secolo XVIII, Cagliari 1984; Francia e Italia negli anni della rivoluzione, a cura di L. Carta e G. Murgia, Bari-Roma 1995. È curatore del vol. 24 della collana Acta Curiarum Regni Sardiniae, che raccoglie in quattro tomi gli atti degli Stamenti durante il periodo 1793-1799.