Serra

Amore ha cent´occhi

De Salvatore Farina

A incuru de Dino Manca

Presentatzione de Dino Manca

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Amore ha cent´occhi
ISBN
978-88-86229-41-8
Co-editzione
-
Genia
Narrativa
Matèria
Testos literàrios modernos e cuntemporàneos: romanzos, contos, diàrios e epistolàrios
Collana
Pósidos n° 4
Annu editzione
1997
Logu editzione
Cagliari
Formadu
Pabìru
Pàginas
304
Rilegadura
Brossura e cosidura a filu refe
Mannesa
15 x 21 cm
Pesu
445 g
N° volumi
1
Figuradu
No
Limba de publicatzione
Italianu
Limba originale
-
Testu a fronte
-
Incruidu
-
Iscolàsticu
No
Disponibilidade
In cumèrciu
Distributzione

14,98 €

[QUOTE]Che io potessi scrivere un romanzo sulla Sardegna, conoscendola male, certo era difficilissimo, non impossibile. Purché mi aiutassero le stelle, mi tornassero bene in mente i primi anni vissuti a Nuoro, rifiorissero nel mio cervello i palmizi della mia marina, i cardi delle tanche, e ancora sonassero le campanelle negli stazzi, e col pensiero rifacessi le vecchie caccie all´aspetto del tordo condannato a morte; e altro mi si affacciasse alla memoria e alla fantasia era possibile anche la meraviglia del romanzo sardo di un sardo, il quale si sentiva in arte piemontese e milanese, perché fin´allora aveva solo vissuto a Casale, a Torino, a Pavia, a Milano.[/QUOTE]
(Salvatore Farina)
Salvatore Farina

Salvatore Farina (1846-1918)

Di Agostino (procuratore del Re) e Chiara Oggiano. Nato a Sorso il 10 gennaio 1846 e morto a Milano il 15 dicembre 1918. Trascorse la sua infanzia a Tempio, a Nuoro e a Sassari, dove ebbe come compagno ed amico Enrico Costa. Orfano di madre a 11 anni, a 14 seguì il padre in Piemonte, vivendo a Casale Monferrato, a Pavia dove compì irregolarmente gli studi liceali, ma poté frequentare assiduamente il teatro, e se ne entusiasmò tanto da pensare di fare l´attore egli stesso. Si laureò in giurisprudenza e si stabilì, dopo il matrimonio, a Milano. Amico di illustri scrittori (tra i quali Giovanni Verga, Edmondo De Amicis) si dedicò al giornalismo e all´attività letteraria come romanziere e autore teatrale. Diresse La Gazzetta musicale e Rivista minima. Acquistò ben presto larga fama in Italia e all´estero, dove i suoi romanzi venivano tradotti.

Intraprese anche con un certo successo l´attività industriale di tipo chimico-farmaceutico, senza però tralasciare la sua attività di romanziere.


Bibliografia

- Pietosa bugia, Torino, S.T.E.N., 1909.

- Memorie letterarie. La mia giornata (Dall´alba al meriggio), Torino, S.T.E.N., 1910 (ora in ed. anastatica, introduzione N. Tanda, Sassari, Edes, 1996).

- Il libro degli Amori, Torino, S.T.E.N., 1911.

- Il secondo libro degli amori, Torino, S.T.E.N., 1912.

- Care ombre, Torino, S.T.E.N, 1913 (ora in ed. anastatica, prefazione E. Ghidetti, Sassari, Edes, 1997).

- Il libro dei paesi incantati, Milano, Istituto Editoriale Italiano, [1914].

- (La mia giornata) Dal meriggio al tramonto, Torino, S.T.E.N, 1915 (ora in ed. anastatica, prefazione R. Scrivano, Sassari, Edes, 1998).

- Soliloqui di un solitario, Milano, Collezioni Esperia, 1915.

- Evviva il mio paese!, Milano, Istituto Editoriale Italiano, 1927.

- Annunciazione, Il Convegno, 1946, n. 5, 31 maggio 1946, pp. 17-19.

- L´attesa, Il Convegno, 1946, nn. 1-2, 28 febbraio 1946, pp. 6-9.

- Natività, Il Convegno, 1946, n. 9, 30 giugno 1946, pp. 21-24.

- Il mio teatro, Il Convegno, vol. 11, 1958, n. 1, 31 gennaio 1958, p. 17.

- Il carteggio Farina-De Gubernatis (1870-1913), edizione critica a cura di D. Manca, Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi/Cuec, 2005.