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Memorie di un recluso

By Giosuè Piroddi

(Ed.) Tonino Serra

Preface by Tonino Serra

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Memorie di un recluso
eBook
ISBN
978-88-7356-821-6
Co-publishing
-
Genre
Non-fiction
Subject
History (including archaeology and pre-history), biographies, heraldry
Series
Pósidos
Publishing year
2015
Publishing place
Cagliari
Media
eBook
Pages
0
Binding
-
Dimensions
-
Weight
-
N° of volumes
0
Illustrations
Yes
Publication language
Italian
Original language
-
Parallel text
-
Appendix
-
School book
No
Availability
On sale
Distribution
Yes

5,99 €

La vicenda di uno dei più clamorosi errori giudiziari che vide coinvolto Giosuè Piroddi e altri tre coimputati.
La vicenda di Giosuè Piroddi, e degli altri tre coimputati, è uno dei più clamorosi errori giudiziari commessi in Sardegna. La memoria di questa iniqua condanna è ancora viva tra la gente dell´Ogliastra (ne è testimone il libro, giunto alla sua terza edizione). Il caso commosse l´intera isola ed ebbe echi anche in campo nazionale.
La sera del 17 febbraio 1912, Giosuè Piroddi lascia il carcere dopo sedici anni di detenzione trascorsi nei reclusori di mezza Italia. Insieme con altri tre compagni di sventura (Nicolò Businco di Ierzu, Antonio Lorrai e Antonio Ferrai di Tertenia), era stato condannato dell´omicidio di Ruggero Tedde, segretario comunale di Perdasdefogu, commesso la notte del 16 agosto del 1894.
Nel 1911, in seguito a pazienti investigazioni, i famigliari dei condannati erano riusciti a far incriminare per suborno e falsa testimonianza chi aveva determinato la condanna del 1898. Il nuovo processo si concluse con l´assoluzione degli accusati, nonostante alcuni di loro avessero confessato; ma, nella logica perversa della burocrazia, Piroddi e Businco (gli altri due erano nel frattempo deceduti), pur essendo stati riconosciuti implicitamente vittime di un errore giudiziario, furono ricondotti in carcere nell´attesa che si chiarisse la loro posizione processuale.
Il caso commosse l´intera Isola. Il processo era stato celebrato sotto gli occhi attenti della stampa e di un´opinione pubblica totalmente convinta della loro innocenza; e il protrarsi dell´ingiusta detenzione suscitò la generale indignazione.