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Il sardo: una lingua "normale"

manuale per chi non ne sa nulla, non conosce la linguistica e vuole saperne di più o cambiare idea

By Giuseppe Corongiu

Introduction by Alessandro Mongili

Preface by Giuseppe Corongiu

Afterword by Vito Biolchini

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Il sardo: una lingua
ISBN
978-88-7356-214-6
Co-publishing
-
Genre
Non-fiction
Subject
Philology and linguistics
Series
Aìnas n° 26
Publishing year
2013
Publishing place
Cagliari
Media
Paper
Pages
272
Binding
Paperback with flaps and stitched binding
Dimensions
17 x 24 cm
Weight
485 g
N° of volumes
1
Illustrations
No
Publication language
Italian
Original language
-
Parallel text
-
Appendix
-
School book
No
Availability
On sale
Distribution
Yes

20,00 €

Ma esiste la lingua sarda? Che cos´è? Qual è la sua storia politica e qual è la sua identità sociale? Chi ha ragione nel dibattito che si trascina dagli anni Settanta in merito alla sua promozione e ufficializzazione? Ma si tratta di una vera lingua o di dialetti troppo diversi tra loro? È giusto unificarla? Quanti la parlano? E come?
In questo libro si propone uno sguardo nuovo, appassionato, documentato e chiaro della situazione linguistica della Sardegna. Per troppo tempo si sono diffusi dei falsi luoghi comuni e delle idee convenzionali che hanno impedito una conoscenza scientifica, laica, democratica, seria, efficace ed equilibrata della lingua storica e degli altri idiomi che arricchiscono la Sardegna.
L´Autore mette il lettore in condizione di farsi un´idea in merito a pregiudizi e stereotipi, spesso di origine esterna, ma introiettati e poi diffusi dalle classi dirigenti alla società, che impediscono a tutt´oggi un pieno recupero della diversità linguistica isolana. Le cosiddette verità ´scientifiche´ dell´arcaicità del sardo, della sua presunta vicinanza al latino, della mutua incomprensibilità dei dialetti, della sua ´anomala´ frammentazione, della divisione convenzionale e forzata in logudorese e campidanese, dell´incapacità di produrre termini astratti o tecnici moderni, della sua ´genuinità´ popolare contrapposta all´artificiosità letteraria, dell´impossibilità di avere una letteratura e uno standard ortografico, sono analizzate e scandagliate con metodo razionale. Un´opera che cerca di demolire l´idea del sardo come lingua interessante solo per i glottologi: anomala, esotica, strana, divisa, grezza, socialmente indesiderabile, pericolosa per le istituzioni. Un lavoro che cerca di ridare al sardo la sua normalità di lingua amata e parlata dai sardi nel rispetto degli altri popoli.
Giuseppe Corongiu

Giuseppe Corongiu (1965-)

Giuseppe Corongiu è nato a Laconi (NU) nel 1965. E' sposato e ha un figlio. Si è laureato con il massimo dei voti nel 1990 in Lettere Moderne presso l'Università di Cagliari. Ha intrapreso molto giovane l´attività giornalistica (è iscritto all'Ordine della Sardegna in qualità di professionista) in particolare con la redazione di Cagliari de La Nuova Sardegna, per poi dedicarsi alla carriera in Pubblica Amministrazione ricoprendo incarichi a ruolo di consulente, funzionario e dirigente in diversi enti. Da tempo attivo all'interno del movimento che si occupa della promozione e della valorizzazione della lingua sarda, ha orientato i suoi studi e il suo lavoro sul problema della co-ufficialità della lingua sarda e sulle problematiche dell´uso delle lingue di minoranza nei linguaggi settoriali, in particolare quello giuridico-amministrativo. Di recente si è dedicato anche alla narrativa. Alla fine degli Anni Novanta, all'indomani dell´approvazione delle leggi regionali e statali di tutela, è stato promotore del primo Ufìtziu de sa Limba Sarda in Sardegna, della prima redazione di atti ufficiali in sardo e di varie altre iniziative all'interno delle amministrazioni pubbliche per cui ha lavorato. Nel 2001 ha sostenuto l’esame di accesso alla dirigenza pubblica in sardo. In collaborazione con l’Arci ha fondato e animato "Sa Domu de sa Limba Sarda" negli anni tra il 1998 e 2001, un centro culturale di attività di promozione della lingua e cultura sarda. Il progetto era direttamente finanziato dall'Unione Europea a Quartu Sant’Elena. Nel 2003 ha redatto il progetto, finanziato dal Ministero degli Affari Regionali,per l’implementazione e l’uso della lingua sarda nell'amministrazione provinciale di Cagliari. Ha pubblicato per l’editore Condaghes Una limba pro guvernare (2004), una rassegna di saggi e articoli sulle questioni della politica linguistica e in particolare della standardizzazione. Con Pro una limba ufitziale (2006), editore Domus de Janas, ha compiuto in maniera esaustiva uno studio teorico, sistematico e pratico, di livello internazionale,sulla formulazione di un linguaggio giuridico-amministrativo efficace per la lingua di identità storica della Sardegna che punta alla co-ufficialità con l´italiano con proposte di utilizzo pratiche negli uffici. Operatore della lingua di minoranza regionale anche in ambito comunicativo, è stato autore e conduttore di trasmissioni radiofoniche, televisive e di numerosi articoli e saggi pubblicati su riviste sarde e internazionali. Ha collaborato nel 2001 con la pagina in sardo del quotidiano L’Unione Sarda. Ha collaborato con il quotidiano L’Obiettivo di Quartu Sant’Elena realizzando anche pagine speciali in lingua sarda. Per la trasmissione radiofonica “Vocabolàriu sardu” sull'emittente Radiolina ha ottenuto il Premio Funtana Elighe 2007. Ha realizzato diverse edizioni (2003-2004) della trasmissione “Andalas de imparu” per l’emittente regionale TCS. Ha fondato e diretto negli anni dal 2001 al 2006 l´associazione Sòtziu Limba Sarda e la rivista telematica Diariulimba. E' stato nominato rappresentante della minoranza sarda presso la Consulta delle Minoranze del Ministero degli Affari Regionali. Il Ministero della Giustiziagli ha commissionato la traduzione dell´intero ordinamento penitenziario che è stata poi pubblicato nell'ambito di un progetto finanziato dal Dipartimento degli Affari Regionali. è stato consulente della Regione per la politica linguistica dal 2006 al 2008. Ha svolto funzione di redattore del Portale Telematico Sardegna Cultura, in particolare della parte relativa dalla Lingua e Letteratura Sarda e ne ha coordinato poi la traduzione in sardo. Ha collaborato ai lavori preparatori e alla stesura del documento definitivo della “Limba Sarda Comuna”, ovvero le norme sperimentali di ortografia ufficiale del sardo approvate dalla Giunta Regionale. Ha coordinato le fasi finali della pubblicazione e ufficializzazione della ricerca sociolinguistica “Le lingue dei Sardi”,presentata dalla Regione a Paulilatino il maggio del 2007. Dal 2008 al 2014 è stato il primo direttore del Servizio Lingua e Cultura Sarda della Regione Autonoma della Sardegna presso l’Assessorato della Pubblica Istruzione, Spettacolo e Sport, istituito lo stesso anno. Ha pubblicato nel 2009 con l’editore Domus de Janas il volume Una limba comuna, cun milli limbàgios, una delle prime sperimentazioni nella nuova ortografia ufficiale della lingua sarda. Negli anni passati da direttore del servizio Lingua Sarda ha legato il suo nome a pubblicazioni edite dalla Regione Autonoma e, in particolare firma una grammatica e un dizionario di base, la traduzione della Costituzione Italiana,dello Statuto Speciale e di diverse leggi. Cura inoltre, con Carla Romagnino, la pubblicazione degli atti della Conferenza Regionale della Lingua Sarda del 2008. Investe di direttore di servizio, in collaborazione con diversi assessori, ha legato il suo nome a progetti innovativi linguistici e culturali tra i quali:

  • Ufìtziu de sa limba sarda regionale 2007-2014 ideatore del progetto e direttore, il progetto era stato finanziato dal Dipartimento degli Affari Regionali presso la Presidenza del Consiglio;
  • Piano Triennale della Lingua 2008-2010, ideatore della programmazione ed estensore del progetto per conto della Giunta Regionale della Regione Autonoma della Sardegna;
  • Piano Triennale della Lingua 2011-2013, ideatore della programmazione ed estensore del progetto per conto della Giunta Regionale della Regione Autonoma della Sardegna;
  • ALIMUS – Atlante Linguistico Multimediale della Sardegna, coordinatore del progetto per conto della Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con le Università di Cagliari e di Grenoble;
  • CAMILISA – Progetto di Cartografia Linguistica della Sardegna coordinato e diretto per conto della Regione Autonoma della Sardegna;
  • FILS – Formazione degli insegnanti di lingua sarda in collaborazione con le università di Cagliari e Sassari – Ideazione e Coordinamento;
  • FOLS – Formazione degli operatori di lingua e cultura sarda; Ideazione – coordinamento e direzione in collaborazione con la coop L’Altra Cultura di Oristano;
  • CUBAS – Corsi di alfabetizzazione basica del sardo Cagliari e Sassari – Ideazione e coordinamento per conto della Regione Autonoma della Sardegna, anno 2013;
  • LSC – Progetto della Lingua Sarda Comuna – Gestione, coordinamento e prima sperimentazione per conto della Regione Autonoma della Sardegna, anni 2006-2014.
  • TPC – Tradùere pro crèschere – Progetto di traduzione in sardo di classici della letteratura internazionale – Ideazione e coordinamento per conto della Regione Autonoma della Sardegna;
  • Sardo curricolare – Ha studiato, elaborato e proposto la norma di legge e ha coordinato e gestito i progetti di ingresso del sardo a scuola nell'orario curricolare in nome e per conto della Regione Autonoma della Sardegna negli anni 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013 (la norma di legge che ha consentito questo progetto per la prima volta non è stata impugnata dal governo italiano);
  • Bilinguismu Creschet – Progetto di informazione e comunicazione sui vantaggi del bilinguismo precoce, coordinamento per conto della Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con l’Università di Edinburgh con la direzione scientifica della professoressa Antonella Sorace;
  • E' stato estensore nel 2009 di una proposta di legge di politica linguistica approvata dalla Giunta Regionale.
Nel 2013 pubblica per i tipi della Condaghes Il sardo: una lingua "normale" saggio che riscuote visibilità mediatica e un buon riscontro di vendite, ma che suscita anche polemiche per le denunce dirette al sistema culturale e di potere regionale che frena lo sviluppo della lingua sarda. In particolare Corongiu, nella doppia veste di direttore istituzionale e intellettuale, se la prende con gli accademici e con le costruzioni identitarie basate su stereotipi e luoghi comuni che impediscono lo svolgimento di una politica di rivitalizzazione del sardo. Nel 2014, all'indomani dell’insediamento della Giunta Pigliaru, una volta fuori dalla Regione, Corongiu fonda il Coordinamento pro su Sardu Ufitziale che dal 2014 al 2019 conduce diverse estenuanti battaglie sul fronte della politica linguistica contro la giunta in carica, accusata di voler tornare indietro sulle conquiste fin lì operate dal Movimento Linguistico. Il CSU si occupa anche e soprattutto di promozione di opere della letteratura e delle traduzioni di classici internazionali e della difesa della lingua sarda presso il Consiglio d’Europa. Dal 2014 dirige la testata giornalistica blog “Limba Sarda 2.0” che quotidianamente pubblica contenuti in lingua sarda e informa sulla politica linguistica. Nel 2015 è estensore di una proposta di legge, presentata in Consiglio Regionale da alcuni gruppi consiliari, per una nuova rivitalizzazione del sardo. Il testo è in aperta polemica con la proposta della maggioranza. In collaborazione con il Circolo dei Sardi di Madrid, nel maggio del 2016, fa parte della delegazione che consegna il Don Chisciotte tradotto in sardo, al museo internazionale delle opere di Cervantes di El Toboso, in Spagna. L’opera, tradotta da Gianni Muroni e pubblicata dalla Condaghes, è tuttora in esposizione presso il museo nella regione iberica di Castiglia La Mancha. Organizza,insieme al CSU, in polemica con il governo regionale guidato da Pigliaru, Sa Festa de sa Limba Sarda Ufitziale negli anni 2014, 2015, 2016 e 2017 prima a Sedilo e poi a Bonarcado. Nel 2017 pubblica il racconto in sardo “Dae Casteddu a Mandas” nella raccolta degli autori sardi dedicata a Lawrence, Back to Sardinia, pubblicata da Condaghes. E' convocato a Roma nel dicembre del 2017, quale esponente della minoranza linguistica sarda, presso il Dipartimento Affari Regionali per l’assemblea delle minoranze linguistiche italiane. Nello stesso anno traduce i racconti per l’infanzia di Antonio Gramsci pubblicati nel volume S’àrbore de s’eritzu delle edizioni Abbà, nell'ambito di un progetto internazionale con traduzioni anche in italiano, spagnolo e catalano presentato a Barcellona nel dicembre del 2017. Nel 2019 pubblica la raccolta di racconti Metropolitània e àteros contos tòpicos, distòpicos e ùtopicos con l’editore Palabanda di Cagliari. Ha in preparazione altri due volumi: un manuale di stile della lingua nell'ufficialità e un romanzo, ovviamente in sardo.

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