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L´isola sacra

ipotesi sull´utilizzo cultuale dei nuraghi

Di Augusto Mulas

Presentazione di Franco Laner

Introduzione di Augusto Mulas

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L´isola sacra
ISBN
978-88-7356-188-0
Co-edizione
-
Genere
Saggistica
Materia
Storia (compresa archeologia e preistoria), biografie, araldica
Collana
Archèos n° 2
Anno edizione
2012
Luogo edizione
Cagliari
Supporto
Cartaceo
Pagine
256
Rilegatura
Brossura con lembi e cucitura filo refe
Dimensioni
17 x 24 cm
Peso
625 g
N° volumi
1
Illustrato
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione

20,00 €

Possiamo ancora parlare dei nuraghi come roccaforti erette dalle bellicose popolazioni della Sardegna preistorica? Oppure è giunto il momento di dare un´interpretazione diversa dell´utilizzo cui erano destinate queste costruzioni megalitiche?
L´enorme quantità di informazioni e di dati scaturiti negli ultimi decenni da ricerche archeologiche sempre più puntuali, condotte per la gran parte da addetti ai lavori, ma anche da validi ricercatori indipendenti, hanno provocato un laceramento nel paradigma che definisce il nuraghe come una ´fortezza´.
La sempre più frequente restituzione di contesti cultuali dall´interno e dall´esterno della struttura nuraghe ha indotto l´Autore verso l´analisi sistematica di tali risultati, inducendolo alla conclusione che il motivo fondante che spinse l´uomo nuragico a progettare e innalzare migliaia di strutture in tutta l´isola vada ricercato nell´ambito del sacro. Ne scaturisce un´ipotesi di utilizzo più orientata verso la sfera religiosa, cultuale e rituale anziché militare.
Inoltre, è riportata la recente rivelazione che presuppone la disposizione territoriale del ´Santu Antine´ di Torralba e dei nuraghi a esso limitrofi, distribuiti rispettando la posizione delle sette stelle principali dell´ammasso delle Pleiadi.

La civiltà nuragica svolse un ruolo di primissimo piano all´interno del Mediterraneo occidentale protostorico, intessendo rapporti culturali, commerciali e di scambio di conoscenze con le più progredite civiltà a essa contemporanee, raggiungendo punte di eccellenza in diversi settori quali: l´architettura, l´ingegneria idraulica, la carpenteria e l´artigianato tessile, ceramico e metallurgico. Recenti e importanti studi archeoastronomici dimostrano come i nuragici fossero profondi conoscitori dei fenomeni celesti, testimoniato dall´orientamento delle loro costruzioni secondo i più importanti punti solstiziali ed equinoziali.
Da questa ricerca emerge la visione dei nuraghi come strutture complesse, perni della vita civile e sociale di un popolo che seppe costruire, tremilacinquecento anni orsono, una singolare civiltà. Le torri di pietra, simbolo incontrastato di questa straordinaria cultura, sono interpretate dall´Autore basandosi sui risultati degli scavi condotti, come costruzioni appartenenti alla sfera della devozione: sentinelle inamovibili fra cielo e terra, ordinatori del tempo e dello spazio. Dalla densità e la dislocazione nel territorio di queste strutture ne deriva l´immagine di un´isola, segnata dal contatto simbolico tra gli elementi terreni e quelli del firmamento. Attraverso i nuraghi e i pozzi sacri, il popolo nuragico entrava in sintonia con i princìpi divini del sole, della luna e dell´acqua offrendo le ricchezze della terra e gli oggetti preziosi del quotidiano.
E forse ne sono testimonianza i versi delle ´Teogonia´ di Esiodo: [quote]...e poi generò Telegono per l´aurea Afrodite; quelli molto lontano, in mezzo ad isole sacre, regnavano su tutti gli illustri Tirreni[/quote].
Augusto Mulas

Augusto Mulas (1972-)

Originario di Ozieri (SS), vive a Sassari dove ha conseguito la laurea in Lettere classiche a indirizzo preistorico e protostorico, con una tesi sui rapporti tra la Sardegna nuragica e il Mediterraneo in età protostorica, partecipando contestualmente a numerose campagne di scavo in Sardegna e all´estero, tra cui quella tenutasi presso il villaggio nuragico di Sant´Imbenia ad Alghero (SS) e nel villaggio-santuario in località Abini, nel comune di Teti (NU). Ha pubblicato il volume L´isola sacra: ipotesi sull´utilizzo cultuale dei nuraghi (Condaghes, 2012).

Bibliografia

L´isola sacra: ipotesi sull´utilizzo cultuale dei nuraghi, Condaghes, Cagliari 2012.

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