Serra

“La memoria delle forbici”, il romanzo di Daniele Mocci

  •  17 trìulas 2021 | Rassigna de imprenta | Unica Radio
Facebook Twitter LinkedIn E-mail WhatsApp Telegram
cop-la-memoria-delle-forbici-i(4)

Daniele Mocci ha mischiato finzione e fantasia per raccontare la Sardegna in particolare Terralba nel 1970

“La memoria delle forbici” è il nuovo romanzo edito da Condaghes di Daniele Mocci. In particolare Daniele Mocci è uno scrittore e sceneggiatore di San Gavino Monreale che recentemente ha anche pubblicato con Mondadori il libro per ragazzi “Coda di Castoro“. Col suo nuovo lavoro a metà tra finzione e fantasia ha voluto raccontare la Sardegna, soprattutto Terralba nel 1970, Oristano e l’Italia nel 2021.

“Rosalba Perra (Rosy), la protagonista della linea narrativa biografica– spiega Mocci-, è una parrucchiera di Terralba molto conosciuta che proprio questa estate festeggia il cinquantesimo anniversario dell’apertura del suo salone. Il libro nasce dall’esigenza del figlio di Rosy, Simone Pau, parrucchiere di talento, di far conoscere la storia di sua madre. Un viaggio lungo cinquant’anni fatto di sogni e successi, intervallati da grandi difficoltà, sia sul piano umano che su quello professionale. Non solo anche di vicende spesso legate alla storia di Terralba dal 1970 ai giorni nostri“.

La linea narrativa distopica è ambientata nel 2120 a Oristano, in una società dominata da una burocrazia paralizzante.

“Qui seguiamo le vicende di Teo – continua-, un giovane parrucchiere senza passato e senza futuro che si ritroverà a fare i conti con la forza rivoluzionaria della memoria. Come in ogni distopia anche qui si fa una lettura della realtà e la si estremizza. Questo lasciando intravvedere quali potrebbero essere le nefaste conseguenze delle storture e degli errori del nostro presente”.

La storia

Concludendo è la storia di due parrucchieri, una reale e uno di fantasia, Rosy e Teo, questi i protagonisti, per raccontare la terra sarda. Si parla di un colpo di forbici che questa volta non “taglia” una vicenda, non spezza una storia, ma unisce la realtà alla fantasia. Per spiegare lega la vera storia di una donna alla ricerca della sua affermazione nella vita, in un paese minuscolo dell’Oristanese, a quella di un giovane del futuro che nella memoria e nel ricordo trova la forza per lottare contro l’inefficienza del sistema.

L'articolo completo